L'Arte di Sorridere
A quel punto, uno strano smarrimento si è impossessato di lei. “E adesso cosa faccio? Dove vado? Chi sono?” Quanti interrogativi che si affacciano nella mente di una donna che, avendo perso ogni punto di riferimento, attorno a sé vede solo muri alti, invalicabili, impenetrabili, freddi.
“Se solo ci fosse un’opportunità per dimostrare ciò che valgo”, si chiede Giada in un mondo che sembra essersi dimenticato della sua esistenza. E se quell'opportunità fosse proprio lì davanti a lei, e fosse lei a non vederla? Magari per la paura di sbagliare, od il timore di non farcela.
Giada ora lo sa che deve provare a rimettersi in gioco e riscattare la sua esistenza. Ce la farà? Il desiderio non le manca, al contrario della determinazione che è a tratti vacillante, ma può darsi che il fato una volta tanto sia gentile con lei! Dopotutto il fallimento Giada l’ha già vissuto sulla sua pelle.
E per questo, ora più che mai, ciò di cui Giada ha bisogno è sorridere, ricordando a sé stessa che la vita non può finire a 54 anni, quando hai ancora così tanto da dare al mondo! Sorridere, aprendo il suo cuore ai dubbi, all'incertezza, al timore di essere inadeguata. Sorridere a chi la ignora o le sbarra la strada. Sorridere nell'osservare se stessa colare a picco, confidando nel disegno che l'esistenza ha in serbo per lei. Poiché nessuna esperienza di per sé è buona o cattiva, è il modo in cui la si guarda a colorarla di rosa o di nero. E per questo sorridere è un'arte: l'arte di vivere.
Rilettura attraverso le lenti dello Human Design system
Canale 29/46
Canale esistenzialista: focus nel qui ed ora
Giada si chiede se, dopo aver rincorso il suo sogno per 14 anni, ci può credere ancora. In sostanza, è come se si chiedesse se ha ancora senso per lei restare in quell’esperienza in cui è entrata 14 anni fa oppure no. Ma il fatto stesso di chiederselo significa che ha smesso di crederci, e smettere di credere nella propria esperienza porta automaticamente ad uscirne. Ora, è chiaro che non è semplice andare avanti quando emergono delle difficoltà, ma il modo di vederle ed affrontarle cambia radicalmente quando il focus lo si mette in ciò che si vive nel momento presente anziché su ciò che si vorrebbe vivere pensando a ciò che potrebbe accadere nel futuro.
Porta 30
Il fato che mette alla prova l’intensità del desiderio
La terra che si sgretola sotto i piedi di Giada rispecchia
l’azione del fato. E quando il fato interviene, o ci si arrende oppure si
continua a lottare. Tutto dipende se la visione che una persona ha della
propria situazione è quella di un ostacolo insormontabile o aggirabile.
Porta 51 nella Linea 1
Debolezza nel superare lo shock per l’assenza di punti di riferimento
Lo sgretolamento della terra ha spazzato via ogni certezza
dalla vita di Giada. Per questo nel racconto si parla della perdita di punti di
riferimento. E’ come se ora lei dovesse ricominciare tutto daccapo, e
sicuramente non è una situazione semplice da gestire a livello emotivo. Ma,
proprio per questo, è fondamentale che Giada rivolga il proprio sguardo verso
l’interno piuttosto che verso l’esterno. Così facendo, potrà contattare la
propria verità e trovare da lì la forza per ricominciare.
Linea 3
Parola chiave Resilienza: la capacità di rialzarsi quando si cade
Tornare a sorridere è il modo in cui Giada mostra la propria resilienza. Una resilienza non
fisica bensì psicologica, visto che, nel caso di Giada, è il binario Sole/Terra
della Personalità ad attivare la linea 3. E per questo si tratta di una
resilienza che non si può dare per scontata. Ovvero, Giada il desiderio ce l’ha
di rialzarsi, ma la costanza non è il suo forte, nel senso che basta poco
perché si scoraggi. E per questo spera che il destino sia benevolo con lei, ma
bisogna che anche lei faccia la sua parte, continuando appunto a lottare
anziché arrendendosi alle prime difficoltà.
Centro dell’Ego Non Definito in combinazione con la linea 3 nel Profilo
Difficoltà nel riconoscere il proprio valore personale nel momento in cui ci si trova alle prese con il fallimento
Per una linea 3 come Giada è fondamentale imparare a
vedere il fallimento non come un segnale di arresto, bensì come un’indicazione
preziosa su ciò che non ha funzionato e perché, in maniera tale da correggere
il tiro ed andare avanti. E la chiave in tal senso, quando il centro dell’Ego
non è definito, è quella di imparare a non sentirsi in competizione con le
altre persone, in quanto lei ha la sua strada ed il suo valore lo trova facendo
ciò che sente di poter fare in base alle sue capacità.
Porta 10
Per Giada, amare se stessa essere nel mondo unicamente come se stessa significa imparare a sorridere dei suoi dubbi, delle sue incertezze, dei suoi ostacoli, perché è così che l'esistenza le può rivelare il suo unico disegno.
