Il Cellulare Scomparso - Parte II: Il Mistero si infittisce

Di ritorno dalla campana del vetro, Renzo caricò al volo i fichi per lei, Diana, la donna che non vedeva l'ora di rincontrare dopo l'emozione provata la sera precedente. Un'emozione, peraltro, destinata a svanire la mattina seguente nel notare tutt'altra espressione sul viso di lei, ed una disposizione d'animo piuttosto diversa da quella precedente.1 

Dal canto suo Giada, presa com'era dai suoi preparativi, non diede alcun peso alle mosse del suo compagno, e tutto poteva immaginare tranne che il suo amato Renzo avesse smarrito, nel frattempo, il suo cellulare.2 

Nel salire, dunque, in auto con lui non diede alcuna importanza al fatto che lui non l'avesse con sé. "L'avrà lasciato a casa da qualche parte", pensò fra sé e sé, mentre si avviarono alla volta di Zevio per raggiungere l'agente immobiliare con cui avevano accordato di vedersi, proprio quella mattina, per la riconsegna delle chiavi dell'immobile da vendere. 

Giunti sul posto, Giada ne approfittò per immortalare gli angoli più belli e curiosare un po' in giro, alla ricerca di qualcosa che le potesse essere utile.3

Quando furono finalmente a casa era già l'ora di pranzo, ma la priorità era il telefono. Come prima cosa, Giada fece partire una chiamata, ma scattò subito la segreteria. Dove poteva essere? La donna invitò il suo compagno a ricordare i movimenti fatti quella mattina. 

Fu così che a Renzo venne in mente il rumore che l’aveva insospettito al momento di risalire in auto, ma che aveva prontamente etichettato come insignificante.4 

A quel punto, i due optarono per la geolocalizzazione, ma quando la posizione dello smartphone apparve sullo schermo, entrambi rimasero senza parole. L’indirizzo sotto ai loro occhi non coincideva, visto che il loro telefono risultava essere a due chilometri di distanza dalla campana.5

E così, quella che sembrava essere una banale distrazione, cominciava ad assumere i contorni di un enigma.






Note in chiave Human Design


1 Il punto più basso nell’onda emozionale collettiva 

L'Onda Emozionale inerente al Circuito Collettivo Astratto sale in maniera vertiginosa per via delle aspettative che uno si crea in merito alla relazione od esperienza in cui è entrato. E quando poi le aspettative crollano, la discesa può essere brusca ed estremamente dolorosa. ↩︎


2 Radice Non Definita con Porta Appesa 9 

L’enfasi sulla pressione del Fare anziché sulla calma/centratura dell’Essere può far sottovalutare dettagli solo in apparenza insignificanti. ↩︎


3 Mente vs. Risposta Sacrale 

Di fronte alla mente che non sa scegliere se è meglio una cosa piuttosto che un’altra, il sacrale non ha dubbi, ma solo quando la cosa da scegliere esattamente corrisponde a ciò a cui risponde in quel dato momento. ↩︎


4 Porta 24 Linea 5 Confessione 

In un caso come questo, l’individuo può ammettere di non aver saputo prima ciò che sa ora; tale confessione rivela la sua umanità e facilita la comprensione ed il supporto da parte delle altre persone. ↩︎


5 Porta 51 

Lo shock ha il potere di spiazzare togliendo certezze che, in realtà, sono false, perché la verità “abita” da un’altra parte. ↩︎

Giada: Una come te

Sole e Luna, Cielo e Terra, Acqua e Fuoco, Ordine e Caos, Materia e Spirito.

Questa è Giada, una ragazza senza tempo in cui gli opposti convivono armoniosamente.

In Giada la forza viaggia con la fragilità, la speranza con la disperazione, la gioia con il dolore, l'altruismo con l'egoismo.

Non c'è colore che non appartenga al suo universo, così come al tuo universo.

Perché Giada, in fondo, è una come te.